In questa occasione ci avviciniamo al patrimonio storico e condividiamo alcune idee ispirate all’arte contemporanea.

“Sono seduto in una stanza diversa da quella in cui ti trovi adesso…….” Così inizia il compositore americano Alvin Lucier la sua opera più nota e, anche, una delle opere più importanti della sound art contemporanea.

Alvin Lucier è morto nel 2021 ed è stato uno dei più grandi compositori della seconda metà del XX secolo. Tutto il suo lavoro potrebbe essere integrato nell’arte contemporanea, anche se l’incorporazione del suono nell’arte ha avuto un percorso pieno di ostacoli. Ogni volta che un museo affronta la sfida di esporre Sound Art, deve affrontare vecchi conflitti come la legittimità estetica di questo tipo di installazione.

È una sfida anche organizzare la comunicazione e attrarre un pubblico che, in generale, difficilmente si entusiasma per gli esercizi di ascolto.

Nella cultura “l’ascolto” non è tra le priorità dell’attenzione del pubblico e nemmeno gli artisti che si sono avvicinati al paesaggio sonoro sono riusciti a contagiarci con il loro entusiasmo.

Gran parte della pratica della registrazione del suono riproduce lo stesso “approccio isolazionista” della cultura visiva. Questa idea è spiegata molto bene dal ricercatore Bernie Krause nel suo libro “The Great Animal Orchestra”. Purtroppo stiamo colonizzando una natura idealizzata, sempre più sintetica, disperdendo tutte le sensazioni universali che avevamo appreso per migliaia di anni nella nostra lenta evoluzione attraverso l’universo della biofonia.

Di seguito riproduciamo alcune registrazioni sonore emerse spontaneamente durante gli incontri di questo progetto.

«BRINCANDO: Creatività, pratiche artistiche e gioco come strumenti per la trasformazione sociale» è un progetto di ricerca e cooperazione tra l’associazione culturale casaBranca (Portogallo), CITEMA (Italia), l’Università di Valencia e Sinsalaudio (dalla Spagna), finanziato dall’ERASMUS Programma PIÙ.

Nell’ambito di questo progetto, Sinsalaudio affronta diverse strategie di ricerca nello spazio fisico, sperimentando e modificando la nostra percezione sensoriale.

Ringraziamenti: Rosa Blanc, Concha Blanc, José María Zambrano, Miguel Requena.